Per mio padre.

Sei seduto sulla panchina di un parco
nell’angolo estremo i colori dei fiori e del prato

 chiusa dentro te stesso
scorre nella mente  la vita che è passata
la giovinezza ormai lontana.
Sono vicino a te

caro padre
ma gli occhi guardano ancora
quelle vecchie storie passate.
Come coglierne il senso?
La paura, l’orgoglio
Chi ha scritto la vita?
È questo l’amore?
La coscienza degli errori passati
cambia il presente

 caro padre
sono tuo figlio

 ti ascolto e non ripeterò i tuoi errori
ne farò altri

che la vita mi darà.

                                   pulvigiu.